Inaugurazione: lunedì 14 febbraio 2011, ore 21
In coerenza con l’atteggiamento tenuto dalla galleria per più di 50
anni, la Blu riprende un tema su cui aveva già costruito un evento
nel 1998, nella convinzione che la memoria sia lo strumento
indispensabile per comprendere il presente e progettare con
metodo il futuro.
Se allora la mostra Fuoco sacro proponeva “Da Schiele a Fontana”,
una selezione di rare opere di grandi maestri, ora una scelta
altrettanto rigorosa di artisti di fama internazionale - Bonalumi,
Burri, Chadwick, Ernst, Fontana, Giacometti, Klee, Picasso, Santomaso,
Vedova, Wols - viene integrata dalla presenza del lavoro di tre artisti
da decenni presenti nelle mostre della galleria, i quali hanno operato
a partire dagli anni ’60 su un versante dell’arte cui non è stata
prestata la dovuta attenzione né dalla critica, né dal mercato e che
saranno i protagonisti della mostra successiva dal titolo non casuale,
“Lo spazio della memoria”: Guido Biasi, Claudio Costa e Vincenzo
Ferrari.
A concludere l’esposizione figurano le opere dei contemporanei
Federico Guida, Davide Nido e Alessandro Verdi, artisti in cui la
galleria ha riconosciuto i presupposti per un autentico futuro della
memoria.
Citando il comunicato stampa di allora: “veniva chiamato fuoco sacro,
dai poeti e dagli artisti, quell'impulso (un tempo considerato di
origine divina) che illuminava loro la mente ponendoli in uno stato di
privilegio, di capacità creativa. Con il passare degli anni il suo
significato è diventato sinonimo di esaltazione dell'animo e del
sentimento. Questa metafora un po’ enfatica è ancora significativa se
si ritiene che le opere d'arte possano, attraverso un processo
conoscitivo primario, essere una delle chiavi d'accesso a delle verità
profonde altrimenti inattingibili.
Sotto questa luce l'arte, come il fuoco, ha il potere di accendere chi
è ad essa suscettibile, e, come la fiamma, ha la capacità di illuminare
e riscaldare, accrescendo nell'uomo la consapevolezza e la pienezza
della esistenza.
In questo senso il fuoco sacro accomuna artisti di diversa estrazione
storica ed artistica ed in ognuno di loro trova differenti canali di
espressione di cui la mostra cerca di proporre esempi illuminanti”.
Tra le opere esposte spiccano: Musique, un’importante gouache del 1919
di Pablo Picasso, già esposta alla galleria Kruger di Parigi e Tramonto
sulla città industriale, un olio di Santomaso del 1955 esposto a
Palazzo Reale a Milano e al Wilhelm-Hack Museum di Ludwigshafen
(Germania) nel 1986 e alla mostra dedicata al maestro dalla Fondazione
Cini di Venezia nel 2008.